Memorandum 2019

dal 14 al 24 novembre 2019
MEMORANDUM
di Václav Havel

Teatro Out Off via Mac Mahon 16, MILANO

Traduzione di Gian Lorenzo Pacini
con Sebastiano Bronzato, Ludovico Fededegni, Lorenzo Frediani, Luca Mammoli, Valentino Mannias, Silvia Valsesia, Elisabetta Vergani

Musiche registrate Ramberto Ciammarughi
Scene Silvia Tramparulo in collaborazione con Cristina Colombo
Allestimento scenico Federico Fedostiani
Luci Luigi Chiaromonte
Regia Maurizio Schmidt

Organizzazione Marta Ceresoli e Davide Pansera
Ufficio stampa Maddalena Peluso e Teatro Out Off

Spettacolo inserito nell’abbonamento Invito a Teatro

L’alfabeto della società moderna
A!   B!   C!   D!   E!
F!   G!   H!    I!    J!
K!   L!   M!   N!   O!
P!   Q!   R!   S!   T!
U!   V!   X!   Y!   Z!

L’alfabeto dell’uomo moderno
A?   B?   C?   D?   E?
F?   G?   H?    I?    J?
K?   L?   M?   N?   O?
P?   Q?   R?   S?   T?
U?   V?   X?   Y?   Z?

Primo spettacolo de LA TRILOGIA DELL'EST EUROPA un progetto di Maurizio Schmidt e Elisabetta Vergani per AL DI LÀ DEI MURI di Teatro Out Off in collaborazione con Farneto Teatro.
Ad esattamente trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino Farneto Teatro riporta in scena al Teatro Out Off la fortunata quanto inconsueta Trilogia dell'Est Europa - progetto di testi scritti al di là del muro e prima della sua caduta che andò in scena nelle stagioni 1990/91 e ‘91/92 proprio all'OutOff e che determinò la nascita a Milano di un nuovo gruppo teatrale, Farneto Teatro, fondato da Maurizio Schimdt e Elisabetta Vergani.

All’interno di un imprecisato ministero di un imprecisato luogo, imprecisati burocrati hanno ricattato il direttore per introdurre un linguaggio artificiale e farla finita una volta per tutta con l’uomo rendendo definitivamente freddi e precisi i rapporti burocratici. La nuova lingua è di una complicatezza incredibile, tutti dovrebbero impararla ma al momento in cui inizia la vicenda nessuno vi è ancora riuscito. Così tutte le pratiche necessitano di una traduzione temporanea nel linguaggio naturale, la quale però viene prodotta solo dietro permesso scritto nel linguaggio artificiale, che ovviamente nessuno comprende se non dietro traduzione nel linguaggio naturale, la quale però viene prodotta solo dietro permesso scritto nel linguaggio artificiale….

Tutto il funzionamento dell’ufficio entra in circolo vizioso.

In questa situazione al direttore arriva un Memorandum, misterioso perché intraducibile. E accetterà ogni compromesso, fino alla propria distruzione, pur di conoscerne il paradossale contenuto.

Memorandum è una commedia divertente e surreale, una vera e propria orgia verbale appartenente per ammissione del proprio autore al Teatro dell’Assurdo. Carica di ascendenze ad Hajek e Kafka, la parola di Havel descrive le strutture dell’angoscia e vi gioca con una personalissima geometria. Crea una equazione matematica, simmetrica e circolare, che mostra la banalizzazione del linguaggio per mostrare altro: il totalitarismo ed i suoi effetti sui rapporti umani, la divinizzazione del progresso, la disumanizzazione, la disgregazione delle speranze, la paura e il senso di colpa. È una parola comica e scintillante: pur critica e sarcastica, non è affatto cinica, senza speranza e vi è già diffuso il sentimento della futura “rivoluzione di velluto”.

È soprattutto una parola popolare pur essendo quella di un intellettuale. A Praga per dire che qualcosa era incomprensibile si diceva che era “ptydepe”, il nome del linguaggio artificiale inventato nel 1965 dall’allora elettricista teatrale Vàclav Havel. Colpisce ancora oggi noi occidentali – cittadini della perfetta inutilità del teatro – che questo teatro sia stato così forte da diventare un collante nazionale capace di scardinare un regime. Che abbia abbattuto così tanto la distanza con gli spettatori da essere frequentato da una larga maggioranza della popolazione, come una sorta di sotterraneo parlamento in cui si è sviluppata la rivolta.

Proprio come nell’antico teatro greco era un teatro che postulava non la ricerca di una estetica, ma di un pensiero nuovo. E che poi formò Obcanske Forum.

 

 

 

Memorandum

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